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Sportello antiviolenza

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11
Sep

Lettera aperta alle aspiranti corsiste del I corso di formazione per operatrici di centro antiviolenza Featured

Carissime volontarie,
ho pensato che fosse importante "parlare" con voi che avete deciso o che state pensando di partecipare al Corso di Formazione di base per Operatrici di Sportello/ Centro Antiviolenza.

Alla base del lavoro dei Centri Antiviolenza vi è una profonda conoscenza delle cause della violenza domestica, delle diverse forme sotto cui si presenta e dell'impatto che ha sulle vittime, perchè la violenza lascia profonde cicatrici sia sul corpo che nell'anima, distruggendo l'autostima di un individuo.

Le volontarie degli sportelli e dei centri antiviolenza accolgono le donne nel pieno rispetto, con sensibilità, con empatia e avendo consapevolezza dei loro bisogni, sospendendo ogni giudizio personale nei loro confronti. Il nostro principale obiettivo è quello di accrescere la loro forza, così che possano prendere coscienza della loro condizione e intraprendere un percorso di autonomia che le liberi dalla spirale della violenza.

So che ognuna di voi è motivata a fare questo corso, ma so anche che, quando si scende in campo, tutto può diventare più difficile: ecco perchè prerequisito essenziale è la professionalità. Le operatrici devono essere adeguatamente formate e strutturate per lavorare in questo ambito, devono imparare a confrontarsi con le colleghe e soprattutto devono imparare a FARE GRUPPO.

Il GRUPPO è fondamentale perchè vi aiuterà a superare il dolore che vi pioverà addosso e vi consentirà di trovare, oltre alla vostra professionalità, le parole giuste per affrontare le varie problematiche che vi si presenteranno.

Care amiche, prima di compilare la scheda di iscrizione chiedetevi perchè lo fate facendo, perchè avete deciso di intraprendere questa strada, cosa sapete della violenza e com'è il vostro rapporto con le altre donne...

Chiedetevi se siete disponibili ad offrire qualche ora del vostro tempo in maniera assolutamente gratuita avendo "solo" come ricompensa il grazie di una donna che avete ascoltato, rincuorato e aiutato o il sorriso di un bambino che avete sottratto ad un padre violento.

Ci saranno momenti in cui penserete di avere fallito, quando per esempio le donne ritireranno la denuncia e ritorneranno a casa dal loro aguzzino: ma anche lì, dovete avere rispetto per le loro decisioni e, comunque, sappiate che non sarà mai un fallimento perchè avrete instillato dentro di loro una goccia di voglia di libertà, quella voglia che un giorno magari consentirà loro di uscire dalla violenza.

Voglio lasciarvi per poi, spero, ritrovarvi con le parole di una donna che riesce a cogliere l'essenza del dolore e a trasformarlo in forza viva...

"O donne povere e sole, violentate da chi non vi conosce.
Donne che avete mani sull'infanzia esultanti segreti d'amore,
tenete conto che la vostra voracità naturale non sarà mai sazia.
Mangerete polvere come io mangio polvere,
avrete sempre il filo della ragione che vi taglierà in due.
Ma da queste profonde ferite usciranno farfalle libere..."

Alda Merini


Un abbraccio in sorellanza. Maria Grasso

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